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Il kamishibai è una tecnica giapponese, creata per raccontare storie ai bambini. Il kamishibook, adoperato nelle nostre sezioni, è una sorta di teatrino realizzato in materiale leggero, maneggevole, sanificabile e dotato di un accessorio che lo trasforma all’occorrenza in teatro delle ombre. Grazie a questo accattivante sussidio didattico, le docenti della scuola dell’infanzia Sacro Cuore di Gesù di Andria hanno proposto ai bambini una versione della leggenda della merla tratta dal racconto “I giorni della merla e i consigli di nonna Merlì” di Elide Fumagalli.
Com’è noto, gli ultimi tre giorni di gennaio, secondo una tradizione popolare italiana legata al clima e alle condizioni meteorologiche, vengono chiamati i “giorni della merla”. La leggenda vuole che il 29, il 30 e il 31 gennaio siano i più rigidi di tutto l’inverno e che, se veramente freddi, preludono a una primavera mite. Ma perché è stato scelto proprio questo nome? Molteplici sono le versioni della leggenda della merla. Riportiamo qui quella da noi raccontata ai bambini.
Un tempo i merli erano bianchi; un fratello e una sorella, infreddoliti a causa del gelo, si ritrovano a cercare un po’ di caldo all’interno di un camino, per poi uscirne tutti neri a causa della fuliggine del comignolo. Da allora, tutti i merli sono neri. I due fratelli affronteranno insieme paure e situazioni nuove, avvalendosi dei preziosi consigli di nonna Merlì. Ispirato alla leggenda dei giorni della merla, il racconto snocciola proverbi creati ad hoc per aiutare i bambini ad affrontare le difficoltà di ogni giorno.
Questo é fare STORYTELLING cioé l’arte del “raccontare storie”. Raccontare storie è il modo migliore per trasferire conoscenza ed esperienza ma anche per trasformare e mettere ordine alle sequenze come desideriamo noi, dando un nuovo senso, un nuovo significato ad un racconto. Si tratta di una tecnica di comunicazione nell’ambito della quale il vissuto umano viene narrato in maniera tale da essere ricordato, facendo in modo che la comunicazione diventi coinvolgente e attraente; significa fare in modo che la storia rimanga impressa nella mente e nel cuore di chi la guarda/ascolta. (C. M.)






